Rivoluzionari o tradizionalisti?
La partita tra kinky sex e vanilla sex si gioca sul confine della trasgressione. Audaci, curiosi, vogliosi e viziosi si arrapano con la sessualità alternativa; classici, tiepidi e timorosi si accomodano in una vita sessuale standard.
Qual è l’origine di kinky e vanilla?
Kinky boots sono gli stivali usati dalle Drag Queen, vanilla deve la sua ispirazione al gelato alla vaniglia quindi al gusto tranquillo e basic per eccellenza.
Ricordiamo sempre che la scena del vibratore Rabbit di Sex & The City fece impennare i pruriti e la smania dell’ebbrezza: la Vibratez, azienda produttrice del vibratore originale, dichiarò di aver visto schizzare le vendite annuali del 700% negli anni che seguirono la messa in onda di quella mitica puntata.
Questo ci insegna che abbiamo un vorace bisogno di stimoli. Vedere un vibratore e i suoi portentosi effetti equivale a una scarica che attiva tutte le fantasie possibili.
Del resto ci conferma anche che c’è chi le fantasie le ha perennemente accese e non ha bisogno di film o tendenze che sdoganino una pratica.
Il sesso vaniglia è l’erotismo convenzionale.
Dobbiamo però capire anche cosa e perché, intendiamo convenzionale. C’è chi giudica già spinto il sesso orale o il sesso anale. C’è chi colloca sopra le righe il BDSM. E c’è chi trova out solo alcune pratiche (magari il sesso con animali o certe formule fetish).
Questione di testa e cultura. I primi organi genitali, impossibile non ribadirlo, sono i nostri pensieri. Le persone cui piace l’esperienza hot, apprezzano ben oltre 50 sfumature di letteratura allettante. Sono esploratori di sensazioni forti, lingue a caccia di emozioni più saporite di un gelato alla vaniglia da leccare. Hanno un cervello fervido che produce stimoli e desideri a raffica.
In effetti l’anima kinky non è mai sazia di orgasmi fisici e mentali. Ha una visione larga, della libidine. L’anima vanilla è un missionario dell’abitudine, un pantofolaio dell’eros. Uno che non esce mai dalla gallery delle espressioni canoniche.
La distinzione d’altra parte è sovente relegata all’attività reale. Quella onirica è molto più hard, più o meno per tutti. Il punto insomma è che c’è chi fotte e chi si fa fottere da paure e condizionamenti.
Il concetto di proibito e di trasgressione, in effetti, è legato a qualche diktat, non certo alla nostra inquieta natura di golosi della vita. Lui sopra e lei sotto, inchiodati al letto come ombelico del mondo, per rappresentare l’estasi della carnalità, è francamente piuttosto scoraggiante. Il kinky sex ha più frecce al suo arco e ti scombina le ore, i capelli, gli umori e i pudori.
Non è la ricerca del sesso estremo, intendiamoci, a stuzzicare le parti intime dei free sex lovers. È la sensualità nuda e profonda della libertà di godere.
Potete divertirvi, se pur non vi sentite attratti da bondage e dintorni. Chi si è perso il film di Carlo Verdone in cui alla domanda di Jessica (E come ‘o famo?), Ivano risponde «’O famo strano!»?
Farlo strano è diventato un modo perfetto di intendersi. Il sesso non è una passeggiata mano nella mano senza sensi in subbuglio, è temporale e arcobaleno.
A me interessa quindi poco che voi scegliate una posizione vanilla o vi avventuriate con lo spanking nel kinky sex, curo che penetriate il sesso come il sesso può penetrare voi.
«Più che il senso dell’orientamento, vanto il senso del godimento».