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La libidine del sex-trotter

Forse tutti conoscono il globe-trotter e pochi conoscono il sex-trotter. Il primo gode a visitare il mondo, il secondo a vivere la sessualità.

Anche il sex-trotter ha una mappa: è quella del libero piacere. È un sex positive, innanzi tutto, quindi ha un atteggiamento aperto nei confronti del sesso. Poi è uno spirito curioso che non ha remore a incontrare e soddisfare appetiti. Anzi, potremmo definirlo un goloso che non trova ragioni per resistere alle tentazioni.

State pensando al turismo sessuale?

No, il sex-trotter non ha bisogno di prendere un volo e imbarcarsi per chissà dove a caccia di avventure. Il sex-trotter è un viaggiatore mentale che si invaghisce facilmente delle occasioni carnali e delle sollecitazioni erotiche.

Uno che non ha mai sperimentato abbastanza, che è sempre propenso a nuove esperienze, che non trova pace se non esplora tutto il possibile.

Al sex-trotter non interessa la donna, l’uomo, la scopata o il pompino, è onnivoro e poliedrico. Fiuta la libidine e ne segue la traccia ovunque e comunque vada a finire. Non significa che sia di bocca buona e gradisca tutto, al contrario può essere selettivo e raffinato ma è appassionatamente avido di vita e orgasmi. È un estimatore del pensiero free, uno che nelle dimensioni della lussuria si immerge con il corpo e con il cervello, senza freni.

Se non lo alletta prenderlo nel culo è perché ha provato e non vuole il bis. Se non è un feticista del piede è perché è certo che i piedi non lo facciano eccitare abbastanza. È chiaro? Non conosce il limite delle preclusioni e dei pregiudizi, il sex-trotter è un amante della goduria, un famelico degustatore di istinti.

Davanti a un corpo, in un letto, nella situazione bollente, non segue l’itinerario fisso, non ha lo stop delle convenzioni, non si lascia fottere dalle inibizioni, viaggia senza zavorra. È capace di amplessi inauditi, di porcate inenarrabili. In scioltezza. Come l’assetato cui è offerto un bicchiere d’acqua. Assapora con gioia.

È importante capire che il sex-trotter non è uno che fa abbuffate a casaccio, fa scorpacciate di bontà. Cerca la delizia, ecco.

Per questo ascolta i suoi impulsi, intercetta quelli altrui, tenta gli incastri più ghiotti. Seghe? Solo di mano, mai di testa ovviamente. Il sex-trotter non sa proprio cosa farsene, infatti, delle masturbazioni cerebrali. Se la spassa girovagando nell’eros e succhiandone tutto il nettare!

Da sex coach e sex-trotter riconosco all’istante le anime goderecce out of the limits e le adoro, naturalmente. Sono il mondo dell’ebbrezza piena, sono la sensualità travolgente della relazione sublime.

 

2 thoughts on “La libidine del sex-trotter”

  1. Cara Serena Key ho da raccontarti la mia storia, banale se vuoi, reale in effetti:
    Sono un essere felice, grandemente soddisfatta della mia pansessualità.
    Sono spesso sola e non per questo priva di emozioni perchè io amo amare i corpi. Non riesco ad amare nel modo convenzionalmente riconosciuto e non per questo non sono ogni volta coinvolta, in definitiva non mi chiudo ai sentimenti e al piacere.
    Il sesso per me non è una forma di anestesia, semmai rendo più dolce il mio riconoscimento attraverso l’uso del corpo apprezzando le pulsioni in quanto tali.
    Ho, col tempo, acquisito una notevole capacità di poter realmente godere e assaporare l’intimità come scambio reciproco, io traggo beneficio dall’altrui calore.
    La MIA continua ricerca del sesso non è un circolo perverso, non è nemmeno sintomo di insoddisfazione e infelicità, sono ALLEGRAMENTE convinta di quello che faccio, sostenitrice indefessa dell’interscambio e poi…….ma chi l’ha detto che chi troppo vuole nulla stringe? Chi è che ancora sostiene che fermarsi in un unico letto porti quella sicura e benedetta pace dei sensi che per alcuni altri non può che rappresentare una stretta e scomoda prigione?

    Certa della tua comprensione ti abbraccio, ti ringrazio per aver accolto il mio ‘sfogo’

    (Hai una mail nella buca delle lettere)

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