Avete mai provato l’esperienza di immersione in una vasca di deprivazione sensoriale?
Acqua salata a temperatura perfetta, completa solitudine in una vasca ampia e completamente chiusa, tappi nelle orecchie, vaselina per riparare eventuali tagli e graffi, buio totale o luci soffuse. In pieno isolamento, in una dimensione di sospensione, in assoluta assenza di stimoli che non siano il graduale contatto con sé.
Un rilassamento muscolare al quale non siamo davvero abituati. Una fortissima fluttuazione nel nulla dei propri pensieri che via via ci strappa alla realtà. Un bagno di benessere così intenso che stordisce. Allenta ogni tensione, ci riconsegna una sensazione di naturalezza quasi indescrivibile. La pelle ne esce deliziosamente liscia e morbida, la mente in uno stato di simil trance.
Le percezioni sono alterate, dilatate. Si sperimentano impressioni mai provate prima. Dallo stress si passa al riposo. Un riposo che sfugge alle normalità che conosciamo al di là del sonno…
E dopo?
E dopo può essere travolgente un’esperienza sessuale. Dopo l’abbandono all’acqua, dopo il portentoso relax, possiamo vivere una condizione di relazione erotica amplificata. Come se la sensualità si sviluppasse all’ennesima potenza, come se non avessimo fardelli sulle spalle, come in un’esplosione di nuda intimità.
Sappiamo bene che nell’ambito delle pratiche appartenenti alla sessualità BDSM la deprivazione sensoriale assume una particolare rilevanza in quanto consente alla persona sottomessa, o comunque passiva, di sperimentare uno stato di immobilizzazione che supera le legature consuete del bondage. Provare con le vasche di deprivazione sensoriale può aggiungere eccitazione e libidine oltre che regalare un’avventura psico-fisica decisamente conturbante.
Naturalmente sono due approcci diversi.
Il primo può essere quello dell’appuntamento tra partner che escono entrambi da un’ora di vasca, il secondo quello dell’incontro tra partner di cui uno solo ha vissuto la deprivazione sensoriale.
Forse sono da provare entrambe le opzioni no?
L’impatto è travolgente e sicuramente ha bisogno di una certa predisposizione. Non è infatti escluso che a qualcuno possa risultare inquietante l’immersione forzata. Eppure, per tutti, potrebbe rivelarsi una grande occasione di rivisitazione del proprio corpo e delle proprie pulsioni. Oltre ogni limite.
Talvolta è proprio questo, il vero input al godimento: osare. Sfidare quello che non sappiamo cosa può trasmetterci è infatti il trampolino di lancio per rinnovare il rapporto con noi stessi e con la sessualità.
Qui più che un brivido corre un autentico bagno di emozioni!
Grazie del consiglio sex coach!!
Esperienza sicuramente da provare per provare a lasciare o comunque alleggerire il fardello quotidiano di stenti e patimenti vari