I miei tour sono viaggi di piacere nel piacere.
Eh sì, c’è un modo meraviglioso, di godere di un sano turismo sessuale. E non è quello dei pedofili alla terribile caccia di giovani prede.
Io respiro i luoghi e le loro storie, le persone che li abitano e danno loro vita. Ne esploro i sentimenti istintivi, le attitudini, le pulsioni. L’intuito mi porta a sentire sulla pelle che aria tira. Poi osservo, tocco, ascolto. Assorbo linfa e scopro intimi percorsi, ataviche passioni, conturbanti ragioni.
In Sardegna il sacro detto antico «CI PÓTZAST TORRÁI IN SU KUNNU» (Possa tu tornare nella vulva, da dove sei venuto), era augurio di rinascita attraverso l’utero materno.
La terra che ospita tombe a cui è stata data la forma di endometrio (il passaggio che porta all’utero, luogo per eccellenza per la creazione della vita) ha in sé qualcosa di fortemente attraente.
Leggo che già i Sumeri utilizzavano la parola KUN per designare la vulva. Il tempo del resto non ne ha tramandato solo la parola ma anche la magia.
La componente vitale e riproduttiva ha il suo risvolto nel potente richiamo erotico. Possiamo portare in grembo i lieti eventi dopo aver consumato il rito dell’accoppiamento. Un rito universale che ricalca esattamente il magnetismo cui non possiamo sottrarci.
La donna portatrice della primordiale tentazione e il sesso che si compie intorno alla sua generosa apertura. Questa lusinga, sottile ma elettrizzante, mi fa fremere di stupore e di voglia. Così, nella fierezza dei tratti che mi accarezzano e penetrano i miei pensieri più sconci, il sesso si fa il duro ardore di una cultura mai sopita.
Questo è il mio turismo sessuale. Quello che mi fa conoscere fino in fondo la carnalità governata da una sapienza immortale. Quello che mi fa apprezzare le origini e le originalità dei sublimi costumi. Quello che alimenta continuamente la mia insaziabile curiosità.
I luoghi, l’anima, le tradizioni, funzionano come sex toys perennemente in azione. Scaricano addosso voluttà incontenibili. Leccornie da leccare, con devozione.
Ogni volta, ovunque io sia, le mie escursioni sono capriole dei sensi nella libera e totale sessualità.
Provate anche voi. Provate a prenotare la vostra vacanza di turismo sessuale. Fatelo tutti i giorni, in qualsiasi posto possiate essere o andare. Imparate a fiutare e lasciatevi eccitare. Fatelo, questo bagno di libidine intensa.
Genitali, ormai dovreste saperlo, fa rima non a caso con mentali. Se partite di testa le parti basse faranno faville.
Scopiamo
Pienamente d’accordo con te il tutto parte dalla mente. Bisogna essere predisposti a cogliere il momento e godere dei piaceri della vita.
Indipendentemente che sia sesso da turismo o di casa
Mannaggia a te Serena, 1000 ne pensi e 100 ne fai…..giri come una trottola e la tua testa ti viene dietro. Donna fantastica ti auguro ogni bene……spero di ribeccarti al prossimo giro a Desenzano del Garda. Luigi, quello che chiami Gigi la cremeria